Oggi la Toscana è senza dubbio uno dei territori più importanti dal punto di vista enologico.
E’ la regione italiana che ha ottenuto il maggior numero di premi e riconoscimenti ai concorsi mondiali e tra questi, il recente e prestigioso Concours Mondial de Bruxelles 2023, che le ha conferito ben 80 medaglie.
In Toscana la vite già prosperava ancor prima dell’avvento degli Etruschi (VII secolo a.C.) ma è a questa civiltà che si deve l’introduzione dell’arte della vinificazione.
Gli Etruschi producevano un vino giallo dorato, aromatico e molto profumato, una sorta di succo d’uva liquoroso, il cui processo di vinificazione aveva luogo in cantine scavate nel tufo e realizzate su tre piani:
- l’uva si pigiava al primo piano (piano terra);
- il mosto attraverso apposite tubature di coccio colava nei tini allocati nei locali sottostanti (secondo livello), in cui fermentava;
- dopo la svinatura, il vino veniva trasferito ad un livello ancora più profondo (terzo livello) dove veniva lasciato a “maturare”.
Durante i banchetti veniva sempre addizionato di acqua oppure arricchito con miele e spezie e talvolta con formaggio grattugiato.
Le zone vinicole toscane DOC e DOCG
La zona del Chianti è sicuramente la più suggestiva con i suoi chilometri di meravigliosi filari che regalano paesaggi mozzafiato. Questa è sicuramente la destinazione ideale per un viaggio nella tradizione enogastronomica toscana.
I comuni presenti in quest’area sono parte della zona di produzione del Chianti DOC e del Chianti Classico DOCG conosciuto in tutto il mondo.
Chianti credit A. Pocaterra
I vitigni di Sangiovese, alla base del Chianti Classico Docg, si distribuiscono sulle colline di questo territorio lasciando spazio, qua e là, a paesi e a borghi arroccati le cui vie emanano i profumi delle cantine (che durante tutto l’anno accolgono per visite e degustazioni).
Ovunque si possono degustare piatti della tradizione della cucina contadina che si ispira a due canoni fondamentali: la valorizzazione delle risorse del territorio e la ricchezza e l’armonia delle materie prime. I salumi, le carni e i primi piatti, come i pici , che in queste zone troverete in varie ricette.
Oltre al Chianti nelle sue varie declinazioni, in quest’area troviamo altre eccellenze dell’enologia Toscana:
- Carmignano un altro grande vino DOCG che prende il nome dal comune situato alla destra dell’Arno. Un vino rosso da uve Sangiovese che si accompagna perfettamente a carni rosse, cacciagione e selvaggina;
- la Vernaccia di San Gimignano DOCG San Gimignano è un bellissimo borgo medievale – secondo me il più affascinante e magico della Toscana – con le sue splendide torri e un panorama mozzafiato sul caratteristico paesaggio della Val d’ Elsa. La Vernaccia è un vitigno antichissimo da cui si produce un vino che in gioventù è piacevolmente fruttato e floreale e con l’invecchiamento sviluppa un caratteristico sentore di “pietra focaia” evolvendosi nelle note gustative e olfattive. Qui lo abbinano alla ribollita ed è eccellente con i piatti a base di pesce.
Vernaccia di San Gimignano credit A. Pocaterra
- l’area di Montalcino è la roccaforte dell’enologia, conosciuto in tutto il mondo per il Brunello DOCG , ma anche per il Rosso di Montalcino DOC e il Sant’Antimo DOC, due vini di grande qualità che non sarà difficile abbinare con i piatti più elaborati della tradizione italiana.
Infine un prodotto di nicchia: il Moscadello di Montalcino DOC, fine e aromatico è perfetto con le preparazioni di pasticceria secca e le crostate di frutta.
A poca distanza, ai confini con l ‘Umbria si trova Montepulciano, un gioiello incastonato in mezzo al verde, una cittadina di origine etrusca e la zona di produzione di un famosissimo e ottimo vino: il Nobile di Montepulciano DOCG sempre da uve sangiovese. Unica regola per l’abbinamento: vietati i piatti delicati. Servitelo a tavola insieme a piatti succulenti ed elaborati andrà a sgrassare il palato regalandovi sensazioni uniche.
Il Rosso di Montepulciano DOC il vino più giovane, sarà perfetto per le carni alla griglia. Anche in questa zona si produce un ottimo vino dolce: il famosissimo Vin Santo di Montepulciano DOC, con le sue note mielate e speziate si abbina bene ai cantucci, alle torte morbide e soprattutto, alla cioccolata fondente.
Cantucci e vin santo
Tra Montepulciano e Montalcino troviamo la meravigliosa Val d’Orcia con i celebri Cipressi e le fotografatissime Crete Senesi e le biancane i tipici bassi rilievi tondeggianti dal fascino quasi lunare: questo è il territorio dell‘Orcia DOC (provincia di Siena).
Nella tipologia Rosso giovane è vinoso e dal profumo ampio e fruttato. L’abbinamento ideale è con le carni provenienti dagli allevamenti tradizionali della Val d’Orcia, ovvero la carne di razza Chianina e Maremmana e il maiale di cinta senese. Ottimo con gli affettati, in particolare con il prosciutto toscano, il salame, il capocollo e la finocchiona.
L’Orcia Doc nella versione Bianco si distingue per la nota amara tipica del Trebbiano accostata ai profumi floreali e alla dolcezza della Malvasia. Ottimo come aperitivo o da abbinare a ogni tipo di pesce o carne bianca.
Salendo al nord troviamo i Colli di Luni (da cui prende il nome la Lunigiana), una terra di grande tradizione enogastronomica.
In questa zona i vini, soprattutto il Vermentino DOC, è di evidente influenza ligure, è infatti facilmente riconoscibile per i suoi delicati sentori di fiori ed erbe di campo con il suo sapore secco e sapido. Provatelo in accompagnamento alla focaccia al formaggio, al branzino al forno o con il Brandacujon ligure.
Il Vermentino Nero Doc è una vera chicca enologica, (lo troviamo anche nella doc Candia dei Colli Apuani). Recuperato negli anni 80/90 da un gruppo di coraggiosi viticultori, è un vitigno molto difficile da gestire. Al palato è fruttato, vegetale e “succoso” con tannini delicati per cui andrà abbinato a formaggi freschi, fave e salame ma anche con il minestrone genovese.
L’area delle colline Lucchesi è interessante per la produzione di vini bianchi di notevole morbidezza e intensità.
Montecarlo un piccolo e grazioso borgo medievale dà origine all’omonima Doc Montecarlo. Nella versione in bianco si abbina bene agli antipasti di pesce delicati e alle torte vegetariane; nella versione in rosso sarà perfetto con primi piatti conditi con sughi e ragù, zuppe toscane e carni arrosto.
Una piccola ma importantissima area vinicola è Bolgheri (fraz. di Castagneto Carducci), dove si producono il Bolgheri Superiore Doc (compreso il Sassicaia e alcuni tra i più famosi produttori nazionali) e il Bolgheri Rosso Doc. L’abbinamento con questi vini richiede la preparazione di piatti raffinati come ad esempio selvaggina e funghi porcini.
Bolgheri credit A. Pocaterra
Elegante e deciso il Bolgheri Superiore DOC è perfetto anche con il tartufo e con i formaggi stagionati. I Bolgheri Bianco sono generalmente agrumati e minerali perfetti per le fritture di pesce.
La DOC Elba è legata principalmente ai vini: Ansonica, Aleatico, Procanico e Vin Santo la cui viticoltura è particolarmente difficoltosa a causa della posizione dei vigneti.
L’Ansonica è un vino lievemente aromatico adatto all’abbinamento con i crostacei.
Il vino Elba DOC nella tipologia rosso è moderatamente tannico e dai profumi floreali e fruttati pertanto è indicato in abbinamento con primi e secondi piatti di carne della cucina Toscana, salumi e formaggi semi stagionati.
L’Elba Aleatico Passito Docg è una vera chicca e si abbina perfettamente ai dolci al cucchiaio.
La DOC Val di Cornia comprende vini robusti e di buon corpo; i vini bianchi sono ottimi con la panzanella e la minestra di riso mentre i vini rossi si sposano bene con piatti a base di carne bianca, polpettone e coniglio. Il Suvereto DOCG accompagna perfettamente le preparazioni locali.
In provincia di Grosseto nel comprensorio maremmano sovrastato dal Monte Amiata sono presenti molte denominazioni, una tra tutte il Morellino di Scansano Docg tra i vini rossi toscani più conosciuti e sicuramente il più tipico della Maremma. Nella sua versione più giovane è un vino da tutto pasto, indicato per arrosti e cacciagione se di grande annata o invecchiato.
Il Montecucco Sangiovese DOCG si sposa perfettamente con gli antipasti a base di affettati, zuppe e minestre.
Il Bianco di Pitigliano DOC è un vino bianco di buona struttura adatto a frittate e quiche ma anche a minestre asciutte.
Le Doc in Toscana sono circa quaranta più undici Docg, nominarle tutte sarebbe impossibile ma qui ve ne ho dato un esempio.
Vi do appuntamento ai prossimi articoli e come sempre se state programmando una gita in Toscana e avete bisogno di indicazioni per le Vostre degustazioni non esitate a contattarmi.